RIVANAZZANO TERME

Fiorente centro agricolo (cereali e uva) delle prime colline dell’Oltrepò Pavese, Rivanazzano con una popolazione di circa 5.300 abitanti, è un’importante meta turistica per chi ama il benessere delle cure termali. Il sottosuolo di Rivanazzano, infatti, custodisce sorgenti di acque salso-bromo-iodiche e sulfuree dalle proprietà terapeutiche e curative, ragione per cui la recente amministrazione ha voluto completare il nome del paese con l’appellativo Terme, a riconoscenze della più importante caratteristica della cittadina oltrepadana.
La fortunata posizione della città, ai piedi della collina, lungo il torrente Staffora, garantisce un microclima ventilato e asciutto ideale per soggiorni, anche brevi, di villeggiatura.

STORIA

​ Anticamente conosciuta come Vico Lardario, citata prima dell’anno mille come “Locus Ubi lardum servatur e ritenetur, atque, ade o cameas coeterae” (un luogo d’allevamento di suini) nel medioevo, Ripa di Nazzano, e infine Rivanazzano. Fino al XVII secolo cinta da mura che proteggevano il castello, di cui oggi rimane solo l’antica torre, Rivanazzano fu teatro di aspre contese con Voghera, per l’utilizzo delle acque dello Staffora e ripetutamente occupato dalle bande che saccheggiavano i territori dell’appennino. Fu feudo dei Malaspina e, dopo diverse vicende, divenne possedimento dei Rovereto, marchesi di Genova, attuali proprietari di alcuni edifici del comune. Nel territorio di Rivanazzano è compreso l’affascinate Castello di Nazzano, che domina dall’alto la Valle Staffora: fortificato da Gian Galeazzo Visconti, infatti, il Castello ricopriva il ruolo fondamentale di avamposto dell’Appennino, vigile verso la pianura.

IL TORRENTE STAFFORA

58 km che, dal Monte Chiappo, con un dislivello di oltre 1400 m, scendono veloci verso il Po: è lo Staffora un torrente irrequieto, solo apparentemente calmo, dalla discesa tormentata e dalle acque agitate, almeno nei lunghi periodi invernali, di piena. Eppure a guardarlo dalla strada è un placido rivolo d’acqua che da nome alla valle che attraversa, un torrente importante che in passato fu riva di ristoro per pellegrini e commercianti.
Lo Staffora infatti ricalca l’antica Via del Sale, la strada delle spezie che congiungeva le terre oltre le montagne ai porti vivaci sul tirreno, i boschi dell’Appennino agli spazi infiniti delle pianure fluviali.
Lo Staffora lambisce antichi borghi e centri abitati: il Borgo fortificato di San Ponzo, Ponte Nizza, Sant’Alberto di Butrio, Il Castello di Oramala, per poi, prima di arrivare al Po, attraversare Salice e Rivanazzano Terme, famosi per le sorgenti di acque sulfuree e salsobromoiodiche e per i rispettivi centri di cura termali.

IL CASTELLO DI NAZZANO

Costruito dai Malaspina intorno all’anno Mille, Il Castello di Nazzano fu potenziato da Gian Galeazzo Visconti, che ne riconobbe immediatamente la strategica posizione, intorno al 1360. Dalla cime del colle su cui sorge è infatti possibile ammirare, nelle giornate limpide e ventose, la catena che dalle Alpi Marittime arriva fino al Monte Rosa. Passato nei secoli di famiglia in famiglia giunse nel 1613 nelle mani dei Mezzabarba, conti pavesi, mani aristocratiche che ne trasformarono l’assetto, convertendolo da fortezza in maniero. Nel 1712 l’edificio fu rivenduto agli attuali proprietari, i marchesi Rovereto che definirono l’assetto per come lo possiamo ammirare oggi. A sud c’è il corpo principale con sei finestre (di cui tre a sesto acuto) ed un’ isolata al piano inferiore. Nell’angolo di sud ovest si nota una minuscola torre cilindrica, rastremata all’altezza della gronda. La curiosa aggiunta è merlata alla guelfa, come la gran torre quadrangolare che svetta ad ovest. La facciata che dà sulla piazza della chiesa è caratterizzata da un alto archivolto ogivale cieco, che si disegna fin quasi alla linea del sottogronda ed inquadra una finestra a sesto acuto ed un portaletto a pianterreno. Il castello ha subito radicali restauri e fu nel 1905 definitivamente destinato a dimora residenziale.

L’OLTREPO PAVESE

Rivanazzano si trova a pochi chilometri da Voghera sulle colline dell’Oltrepò Pavese. L’area più a sud della provincia di Pavia è delimitata a Nord dal Po, a Ovest dal Piemonte e a Est dall’Emilia, ha una caratteristica forma a triangolo, o meglio, a grappolo d’uva, la cui punta si appoggia sull’Appennino Ligure. Terra antica per tradizione e produzioni, l’Oltrepò Pavese è oggi meta di enonauti e di amanti del turismo verde. Un paesaggio diversificato, che varia dalla pianura all’Appennino, dai filari dei vigneti ai boschi, dalle ampie campagne ai prati, accoglie il visitatore offrendo ospitalità e accoglienza, suggerendo originali percorsi e suggestivi itinerari.

IL GEMELLAGGIO

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Premesso che:
– attraverso i gemellaggi si creano vincoli tra Comuni, Provincia, Regioni che contribuiscono alla realizzazione di rapporti pacifici tra i popoli, rafforzano lo spirito europeo, facilitano la gestione amministrativa mediante la conoscenza reciproca delle modalità di governo nei paesi europei, nonché favoriscono la conoscenza delle realtà locali e gli scambi tra enti di paesi diversi;
– la Giunta Comunale di Rivanazzano, con proprie deliberazioni n. 10/2002 e n. 38/2002, aveva deliberato di perseguire l’iniziativa tesa al gemellaggio tra il comune di Rivanazzano con il comune di Los Palacios Y Villafranca (Sevilla – Spagna), gemellaggio avallato altresì dalla Commissione Europea – Direzione Generale Istruzione e Cultura di Bruxelles.
In data 14 marzo 2002 presso il Municipio di Los Palacios y Villafranca veniva ufficializzato il predetto gemellaggio, successivamente ufficializzato anche presso il Comune di Rivanazzano con la municipalità di Los Palacios y Villafranca con cerimonia ufficiale del gemellaggio che si è svolta domenica 4 Aprile 2004 presso il Palazzo Comunale di Rivanazzano.
Le affinità elettive tra le due località che hanno permesso alle rispettive municipalità il perseguimento del gemellaggio riguardano, tra l’altro:
– affinità socio-economiche, turistiche, assonanza delle produzioni agricole;
– riscontri socio-culturali, laddove è emerso come entrambe le Comunità onorano come Santa Patrona la “Madonna della Neve”, per voto sciolto alla Madonna della nevicata purificatrice che allontanò la pestilenza nell’Agosto 1501, allorquando molti paesi d’Europa subirono tali flagelli (tale circostanza è documentata rispettivamente con il pregevole affresco settecentesco che trovasi allocato presso aula consiliare di Rivanazzano e con il caratteristico quadro in formelle policrome smaltate presso la Chiesa Madre di Los Palacios y Villafranca (Sevilla);

Madonna della Neve
– origini latine di entrambe le località, nell’ambito della cultura mediterranea, che di fatto coinvolgono i giovani, garanti del futuro dell’Unione Europea;
Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 7 del 28.01.2008, è stato approvato il Regolamento del “Comitato per i gemellaggi” con la funzione di disciplinare l’organizzazione ed il funzionamento del Comitato stesso, oltre a stabilirne la composizione, al fine di proseguire nelle attività di gemellaggio intraprese.
In particolare il Comitato, presieduto dal rappresentante dell’Amministrazione Civica, delegato dal Sindaco, in virtù dell’esperienza pluriennale acquisita nei contatti con l’Amministrazione di Los Palacios Y Villafranca, è composto da rappresentanti delle categorie economiche del territorio, della scuola, di istituzioni culturali e sportive, di altre associazioni ed organismi giovanili, nonché da singoli cittadini.

ACCOGLIENZA ED OSPITALITA’
DOVE MANGIARE
Osteria del campo
Indirizzo: Str. Malbosca

Ristorante/Pizzeria La Conchiglia
Indirizzo: P.za Papa Giovanni XXIII, 2

Ristorante La Piramide Celeste
Indirizzo: Via Baracca, 6

Ristorante Mangione
Indirizzo: P.za Cornaggia

Ristorante Trattobaria di Vince
Indirizzo: V.le Martiri della Libertà

Ristorante Il Caminetto
Indirizzo: Via Battisti

Pizzeria Bastian Contrario
Indirizzo: Via San Francesco

Pizzeria La Giara
Indirizzo: C.so Repubblica, 82

Pizzeria alla Brace
Indirizzo: Viale Europa

Albergo Ristorante Selvatico
Indirizzo: Via Silvio Pellico

DOVE DORMIRE e AGRITURISMI
Scarica la lista aggiornata

COME ARRIVARE

Rivanazzano è il primo centro abitato che s’incontra lasciando Voghera e dirigendosi verso la Valle Staffora, dopo un breve rettilineo di sette chilometri.

Una fitta rete di autolinee collega Rivanazzano con molte zone e città:

da Torino, Asti, Alessandria, Tortona
autostrada A21 in direzione Piacenza, uscita Voghera

da Verbania, Vercelli, Casale Monferrato
autostrada A26 – direzione Alessandria fino al raccordo con l’autostrada A21 – direzione Piacenza, uscita Voghera

da Genova
autostrada A7 – direzione Milano fino al raccordo con l’autostrada A21 – direzione Piacenza, uscita Voghera

Tra i collegamenti più importanti ricordiamo: