Anticamente conosciuta come Vico Lardario, citata prima dell’anno mille come “Locus Ubi lardum servatur e ritenetur, atque, ade o cameas coeterae” (un luogo d’allevamento di suini) nel medioevo, Ripa di Nazzano, e infine Rivanazzano. Fino al XVII secolo cinta da mura che proteggevano il castello, di cui oggi rimane solo l’antica torre, Rivanazzano fu teatro di aspre contese con Voghera, per l’utilizzo delle acque dello Staffora e ripetutamente occupato dalle bande che saccheggiavano i territori dell’appennino. Fu feudo dei Malaspina e, dopo diverse vicende, divenne possedimento dei Rovereto, marchesi di Genova, attuali proprietari di alcuni edifici del comune. Nel territorio di Rivanazzano è compreso l’affascinate Castello di Nazzano, che domina dall’alto la Valle Staffora: fortificato da Gian Galeazzo Visconti, infatti, il Castello ricopriva il ruolo fondamentale di avamposto dell’Appennino, vigile verso la pianura.